CHARAXES JASIUS "portfolio"

Charaxes Jasius                 dall'uovo alla farfalla
 Il primo incontro con questa magnifica farfalla  l'ho avuto il luglio scorso durante una delle mie prime uscite fotografiche ed è stato subito colpo di fulmine. Si tratta dell'unica appartenente al genere Charaxes (farfalle tropicali) adattatasi a vivere alle nostre latitudini, nella macchia mediterranea fino ad altitudini di circa 6/800 mt.Caratteristica principale di questa farfalla è la totale dipendenza dalla pianta del corbezzolo delle cui foglie, in fase larvale si nutre esclusivamente. Una volta adulta si ciba dei frutti di questa pianta, ma non solo essendo attratta da frutti,  sostanze zuccherie ed adirittura alcoliche (da cui il soprannome farfalla ubriacona ) così come anche da sostanze in putrefazione. Altra peculiarità di questa specie è la spiccata territorialità, che la spinge a controllare territori anche molto vasti e ad "aggredire" intrusi molto più grandi di lei compreso il sottoscritto (la prima volta non riuscivo a capire cosa volesse fare, mi volava contro urtandomi e volandomi attorno!). I bruchi di questa specie  costituiscono un "letto" di seta  su di una foglia di corbezzolo da cui si allontanano soltando di poco durante le ore serali per alimentarsi, facendovi ritorno appena finito il pasto. Charaxes jasius presenta 2 generazioni all’anno: una in maggio-giugno e una in agosto-settembre,che sverna allo stato di bruco. A seconda delle temperature, alla fine di gennaio è già possibile scorgere i bruchi che riprendono l’attività sulle foglie di corbezzolo. In  seguito il bruco si appende ad un ramo in posizione verticale  incurvandosi ad uncino e dopo qualche giorno si trasorma in una pupa verde. Dopo un periodo che può variare da due settimane ad un mese , la pupa diventa trasparente e si apre  lasciando fuoriuscire la farfalla. Dopo lo sfarfallamento e gli accoppiamenti, le femmine depongono le uova attaccandole sulla pagina superiore delle foglie deponendo un uovo per foglia e poche uova per pianta, segnale di un sistema abbastanza evoluto di preservazione della specie.












Uovo di charaxes jasius


                     Bruco di circa un paio di mesi dopo la prima muta

residuo della vecchia pelle e della testa dopo la muta
La foto si riferisce alla seconda muta quella che ha dato origine alla crisalide in quanto dopo la muta precedente il bruco si è cibato della sua veccha pelle della quale è rimasto solo l'involucro della testa (foto in basso).




bruco in procinto di impuparsi.
Dopo essersi alimentato regolarmente verso le 9 di sera ha dato segni di irrequietezza girando nervosamente nella teca dove era ospitato,nonostante la presenza di un ramoscello che avevo inserito ha preferito aggrpparsi al bordo della vaschetta e la mattina seguente si era già impupato.




Dopo due settimane esatte la crisalide è diventata molto scura ed al'ulimo stadio trasparente lasciando intravvedere la farfalla ormai totalmente formata al suo interno, dopo pochissimo è avvenuta la "schiusa" ed la Ninfa ha cominciato a farsi strada aldifuori della sua crisalide.


Ed alla fine ha iniziato ad estendere le ali e prendere confidenza con il suo nuovo corpo...
dettagli della testa e prove tecniche di arrotolamento della spiritromba


..ed alla fine l'agognata libertà di poter volare maestosa sopra i suoi amati corbezzoli!